È possibile usufruire del Bonus Prima Casa per acquistare un immobile se si è già titolari di un’altra casa ricevuta in eredità? Certo.
E se le due case, quella in eredità e quella che si vuole acquistare, sono situate all’interno dello stesso Comune, tenendo conto oltretutto che anche il vecchio proprietario aveva già beneficiato dell’agevolazione fiscale?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, è possibile. Il caso appena descritto consente di accedere all’agevolazione Bonus Prima Casa.
Approfondiamo meglio.
Sommario
La recente risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello n. 277 del 21 aprile 2021, fornisce nuovi chiarimenti per quanto riguarda il Bonus Prima Casa.
Un notaio ha presentato l’interpello per conto del suo cliente. Il cittadino in questione è titolare di un’abitazione ricevuta in eredità, che era stata acquistata dal vecchio proprietario usufruendo dell’agevolazione Bonus Prima Casa.
Il cittadino ora vorrebbe acquistare un altro immobile sito all’interno dello stesso Comune del primo. E si è dunque chiesto se sia possibile, anche per questo, beneficiare dell’agevolazione.
Advertisement - PubblicitàLa risposta delle Entrate è stata positiva. Il richiedente avrà quindi la possibilità di ottenere il Bonus Prima Casa per acquistare la nuova abitazione ubicata nello stesso Comune.
L’unica clausola da rispettare in questo caso è che il beneficiario debba vendere la casa precedente, ovvero quella ricevuta in eredità, in una tempistica non superiore ai 12 mesi.
L’Agenzia delle Entrate ha ricordato come, prima del 2016, tale concessione non sarebbe stata possibile. Fino a qualche anno fa infatti, per poter usufruire dell’incentivo, era requisito fondamentale quello di non essere titolari di alcun altra abitazione sita all’interno dello stesso Comune o in tutto il territorio nazionale.
Con la Legge di Bilancio 2016 però le cose sono cambiate, in quanto il beneficio è stato esteso anche per l’acquisto di seconde case. Dunque può usufruirne anche chi possiede già un’altra abitazione acquistata con i benefici Prima Casa.
Ad oggi, non costituisce più motivo di diniego neanche il fatto che le due case si trovino all’interno dello stesso Comune. L’unica cosa da rispettare è la vendita della casa ricevuta in eredità entro 12 mesi dall’acquisto della nuova.
Advertisement - PubblicitàAttenzione però, chiariamo un punto. Se la casa ricevuta dal cittadino in eredità fosse stata acquistata a prezzo pieno, e quindi senza usufruire del Bonus Prima Casa, l’esito della risposta del Fisco sarebbe stato negativo.
Infatti, se un cittadino possiede già immobile acquistato senza agevolazioni, ne potrà acquistare un altro usufruendo del Bonus solo se il secondo immobile è situato in un Comune differente dal primo. E in questo caso, il beneficiario non sarà tenuto a vendere la casa di cui è già titolare.
Egli non potrà in alcun modo acquistare una casa con il Bonus, se ne possiede già un’altra acquistata senza agevolazioni che si trova nello stesso Comune.
Mentre, se l’immobile che si possiede è stato precedentemente acquistato con il Bonus Prima Casa, allora il secondo potrà anche essere situato nello stesso Comune del primo, o in un altro comune italiano. Qui però il cittadino dovrà impegnarsi a vendere il vecchio immobile entro 12 mesi dall’acquisto di quello nuovo.
Dunque tornando a questo caso in particolare, il cittadino può usufruire del Bonus proprio grazie al fatto che la casa che ha ricevuto in eredità è stata acquistata in passato con l’agevolazione.
Mentre se il vecchio proprietario l’avesse comprata a prezzo pieno, il cittadino avrebbe potuto beneficiare dell’incentivo per comprare una nuova casa solo se ubicata in un Comune differente.
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