Il Bonus Prima Casa è quell’agevolazione che concede la possibilità di acquistare un immobile da adibire a Prima Casa in territorio italiano pagando imposte ridotte.
Di recente è nato inoltre il Bonus Prima Casa “potenziato”, che ammette invece il totale azzeramento delle imposte a favore dei soggetti sotto i 36 anni che hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro.
Il Bonus Prima Casa comunque, in ogni sua forma, prevede dei requisiti e dei criteri ben precisi da rispettare, che devono essere soddisfatti anche se il beneficio non si riferisce ad un acquisto, ma ad una donazione.
Approfondiamo di seguito.
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Sommario
Il Bonus Prima Casa difatti ammette la possibilità di usufruire della riduzione delle imposte anche se il soggetto non intende acquistare direttamente l’immobile ma lo riceve come donazione o tramite successione.
Il tema è stato di recente trattato dall’Agenzia delle Entrate sul portale FiscoOggi. Qui una contribuente afferma che i propri genitori intendono cederle un immobile mediante donazione.
Fa sapere però di essere già proprietaria di un immobile sito all’interno dello stesso Comune, per il cui acquisto ha già usufruito delle agevolazioni Prima Casa.
Chiede dunque alle Entrate se sia possibile beneficiare nuovamente del Bonus Prima Casa per l’unità immobiliare che riceverà in donazione.
Advertisement - PubblicitàLa risposta del Fisco chiaramente è no. E per spiegarne i motivi ci basta andare a rivedere le regole basilari imposte per l’accesso al Bonus Prima Casa.
Difatti, tutti i criteri necessari per usufruire dell’agevolazione rimangono gli stessi anche se l’immobile si riceve in donazione o mediante successione.
Per poter usufruire delle agevolazioni per la Prima Casa, il richiedente deve soddisfare tra l’altro queste condizioni:
Continua qui per conoscere tutti gli altri criteri da rispettare.
Advertisement - PubblicitàCome possiamo appurare quindi, nel caso visto sopra, la contribuente non potrà usufruire delle agevolazioni per la Prima Casa per acquisire un immobile mediante donazione se possiede già un unità immobiliare che ha acquistato beneficiando del Bonus Prima Casa, che oltretutto è ubicata nello stesso Comune.
Tuttavia, con la Legge di Bilancio 2016 la normativa è stata modificata, per cui si è concesso di beneficiare del Bonus Prima Casa anche per l’acquisto o l’acquisizione di un secondo immobile.
Attenzione però, perché in ogni caso i criteri visti sopra dovranno comunque essere rispettati.
In base alle nuove disposizioni, un contribuente può beneficiare delle agevolazioni Prima Casa per l’acquisto di un secondo immobile, anche ubicato nello stesso Comune del primo, solo se provvede a vendere il primo immobile entro 1 anno dall’acquisto del secondo.
Ricordiamo inoltre che la normativa impone che gli immobili acquistati o acquisiti beneficiando del Bonus Prima Casa non possano essere venduti prima che siano trascorsi 5 anni dall’acquisto, pena la decadenza dal beneficio. Anche qui però c’è un’eccezione.
Se infatti si vende entro 5 anni un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, sarà possibile non perdere il diritto al beneficio se, entro 1 anno dalla sua vendita o donazione, si provvede ad acquistare un nuovo immobile, sempre usufruendo del Bonus.
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In conclusione la contribuente, per poter beneficiare del Bonus Prima Casa per l’immobile che riceverà in donazione dai propri genitori, dovrà obbligatoriamente vendere o donare la prima unità acquistata con le agevolazioni entro 1 anno dal momento in cui avviene il trasferimento della proprietà.
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