Il Bonus Prima Casa è un incentivo concesso dallo Stato per acquistare un immobile da adibire ad abitazione principale. Funziona nella formula di sconto d’imposta, sull’IVA per chi acquista la casa da una ditta, e sull’imposta di registro per chi invece compra da privato. Ma non solo, per saperne di più leggi “Bonus Prima Casa: chi può accedere”.
Per ottenere l’incentivo esistono numerose condizioni da rispettare. Per esempio, quella che impone il trasferimento della residenza entro i primi 18 mesi, oppure quella che impedisce di vendere la casa acquistata con l’agevolazione entro 5 anni dalla compravendita.
Nel caso in cui queste condizioni non vengano rispettate, si rischia non solo la decadenza del Bonus Prima Casa, ma anche l’attribuzione di sanzioni a carico del contribuente.
Advertisement - PubblicitàPrima di tutto, ricordiamo le principali regole da rispettare per ottenere l’agevolazione statale Bonus Prima Casa. Per beneficiare dell’incentivo è necessario:
Nel caso in cui, quindi, le condizioni più restrittive legate al Bonus Prima Casa non vengano rispettate, si rischia di perderne i benefici.
Per esempio, se si decide di vendere l’immobile acquistato con l’agevolazione prima dei termini previsti di 5 anni, il beneficio sull’IVA o sulle imposte decadrà. Questo, ovviamente, nel caso in cui non si acquisti, entro 1 anno, una nuova casa da adibire ad abitazione principale.
La decadenza vale anche nel caso in cui si scopra che il contribuente è già titolare di un altro immobile situato all’interno dello stesso Comune al momento della compravendita.
Ma non è finita qui. Se il beneficio Bonus Prima Casa viene annullato, sarà necessario pagare:
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