Gli scaldaletto, gli scaldasedie – e, in generale, gli apparecchi funzionali al riscaldamento di stanze, letti e mobili per sedersi – possono essere portati in detrazione nella misura del 50% delle spese sostenute.
Gli scaldaletto, gli scaldasedie – e, in generale, gli apparecchi funzionali al riscaldamento di stanze, letti e mobili per sedersi – possono essere portati in detrazione nella misura del 50% delle spese sostenute.
Tali apparecchi infatti, se possono essere classificati come “grandi elettrodomestici”, allora possono senza dubbio rientrare tra gli acquisti agevolabili con il Bonus Mobili.
Approfondiamo di seguito.
Leggi anche: “Bonus Mobili: tutti i possibili acquisti e i documenti da conservare”
Sommario
Il Bonus Mobili è attualmente valido fino al 31 dicembre 2024, e consente di acquistare arredi, mobili e grandi elettrodomestici usufruendo di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute.
Quando si pensa ai grandi elettrodomestici, in genere, ci si immagina esclusivamente apparecchi come lavatrici, frigoriferi, forni o altri strumenti particolarmente ingombranti.
Abbiamo visto come, in realtà, la categoria dei grandi elettrodomestici ricomprenda una vasta lista di possibili acquisti, tra cui ad esempio possono rientrare anche i forni a microonde o le piastre riscaldanti elettriche (approfondisci qui).
Allo stesso modo, ci sono altri apparecchi che non immagineremmo di trovare tra i grandi elettrodomestici e che, invece, possono essere oggetto di detrazione. Tra questi ci sono gli scaldaletto e gli scaldasedie o mobili.
In particolare, l’Allegato II del D.lgs. n. 49 del 14 marzo 2014 contiene l’elenco dei “grandi elettrodomestici” e, in relazione agli strumenti funzionali a fornire riscaldamento, ricomprende:
Come possiamo vedere, tra i possibili acquisti ammessi al Bonus Mobili, rientrano anche i grandi elettrodomestici impiegati per scaldare i letti e i mobili per sedersi.
Ricordiamo che per i grandi elettrodomestici per i quali non esiste ancora l’obbligo di apporre l’etichetta energetica, il rispetto della classificazione non sarà richiesto, e l’acquisto non dovrà rispettare i limiti imposti riguardo ai consumi.
Per approfondire, leggi: “Grandi elettrodomestici: chiarimenti sulla Classe Energetica”
Advertisement - PubblicitàEsistono molti altri grandi elettrodomestici che si possono acquistare beneficiando della detrazione al 50% concessa dal Bonus Mobili, come i piani cottura, i congelatori, i condizionatori, i ventilatori elettrici, e molto altro ancora.
Oltre ai grandi elettrodomestici, però, non bisogna dimenticare che l’incentivo concede una vasta scelta di possibili acquisti anche in relazione ai mobili e agli arredi.
Oltre agli scaldaletto e agli scaldasedie, infatti, sarà possibile ricomprendere nella detrazione anche principalmente gli stessi letti (materassi inclusi) e le stesse sedie.
Ma non è finita qui. Tra i mobili acquistabili ci sono anche i divani, le poltrone, i comodini, le cassettiere, le scrivanie, i tavoli, le illuminazioni e così via.
In sostanza, sono agevolabili tutte quelle tipologie di arredi che possano risultare necessarie a completare l’arredamento di un’abitazione. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: tutte le tipologie di mobili acquistabili”
Advertisement - PubblicitàIl Bonus Mobili può essere beneficiato esclusivamente in detrazione dagli individui assoggettati ad IRPEF che sono proprietari dell’abitazione, oppure che la detengono sulla base di un diritto reale o un contratto di locazione o comodato d’uso.
È però possibile fruirne solo se nell’abitazione è stato avviato un intervento edilizio di ristrutturazione, manutenzione, restauro o simili, per i quali il soggetto abbia diritto ad una delle agevolazioni di cui al Bonus Ristrutturazione, al Sismabonus o al Superbonus.
Leggi anche: “Bonus Mobili: quali interventi sbloccano l’accesso alla detrazione?”
Nello specifico, gli acquisti di mobili ed elettrodomestici dovranno essere conseguiti tra la data di avvio e la data di fine degli interventi edilizi che si intendono realizzare.
Non saranno ammessi acquisti con data antecedente ai lavori, né acquisti effettuati in seguito alla loro conclusione.
Leggi anche: “Bonus Mobili: sono ammessi i pagamenti a rate”
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