Il Bonus Mobili consiste in una detrazione IRPEF pari al 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che siano destinati ad arredare un immobile che è stato oggetto di interventi edilizi agevolabili.
Nello specifico, il Bonus Mobili può essere usufruito da chi consegue determinati lavori edilizi incentivabili con il Bonus Ristrutturazione, con il Sismabonus oppure con il Superbonus.
Per beneficiare dell’incentivo è indispensabile sostenere le spese per l’acquisto dei mobili tra la data di inizio e la data di fine della realizzazione dei lavori edilizi agevolabili, a prescindere da quando vengano effettivamente sostenute le spese legate gli interventi.
In determinati casi è possibile beneficiare del Bonus Mobili anche se i lavori agevolabili che danno diritto all’incentivo vengono eseguiti in economia, ovvero in proprio, senza la necessità di rivolgersi ad un’impresa di costruzione o ristrutturazione.
Approfondiamo di seguito.
Sommario
Il Bonus Mobili è dunque fruibile in detrazione nella misura del 50%, ma per averne diritto è obbligatorio che nell’immobile da arredare si conseguano specifici interventi edilizi agevolabili.
I lavori che danno diritto all’acquisto agevolabile di mobili ed elettrodomestici sono i seguenti:
Tra gli incentivi di cui abbiamo parlato – Superbonus, Bonus Ristrutturazione e Sismabonus – il Bonus Ristrutturazione è l’unico che dà la possibilità di eseguire i lavori anche in economia.
Gli interventi in economia sono quelli che il beneficiario della detrazione sceglie di eseguire:
Si tratta in sostanza di tutti i casi in cui per l’esecuzione degli interventi non ci si rivolge ad un’impresa di ristrutturazione o di costruzione, ma si decide appunto di gestirli autonomamente.
Gli interventi che possono essere eseguiti in economia dal beneficiario sono tutti quelli che risultano normalmente agevolabili con l’incentivo. Per sapere quali sono, leggi: “Bonus Ristrutturazione: tutti i lavori che si possono eseguire”
Bisogna tuttavia fare una precisazione fondamentale.
È vero infatti che gli interventi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione possono essere ammessi anche se eseguiti in economia dal soggetto beneficiario.
In questo caso però non sarà possibile fruire della detrazione per le spese legate all’effettiva realizzazione degli interventi. Potranno essere ammesse al beneficio esclusivamente le spese sostenute per l’acquisto di tutti i materiali necessari alla realizzazione dei lavori, anche se l’acquisto dovesse avvenire prima dell’inizio degli stessi interventi.
Il punto è stato chiarito tempo fa con la Circolare n. 121 dell’11 maggio 1998, che ha specificato espressamente come:
“Il contribuente che esegue in proprio i lavori ha comunque diritto alla detrazione […], sia pure limitatamente alle spese sostenute per l’acquisto dei materiali utilizzati.”
Un anno dopo, la Circolare n. 122 del 01 giugno 1999 ha invece precisato che le spese per l’acquisto dei materiali per i lavori eseguiti in economia con il Bonus Ristrutturazione possono essere sostenute anche: “con data precedente a quella di inizio lavori”.
Advertisement - PubblicitàTornando dunque al Bonus Mobili, nella nuova guida aggiornata a tutti i Bonus Casa 2023 dell’Agenzia delle Entrate, si chiarisce che l’incentivo è ammissibile anche nel caso in cui i lavori dovessero essere eseguiti in economia.
Le spese sostenute quindi per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici possono essere ammesse a detrazione nella misura del 50% anche nel caso in cui il soggetto beneficiario dovesse realizzare per conto proprio gli interventi edilizi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione.
In questo caso:
Avendo diritto al Bonus Ristrutturazione per le spese per l’acquisto dei materiali, il soggetto maturerà anche il diritto alla detrazione al 50% del Bonus Mobili per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici.
Anche in questo caso rimane comunque obbligatorio che le spese legate all’acquisto di mobili e arredi risultino sostenute entro la data di inizio e la data di fine dei lavori edilizi di cui al Bonus Ristrutturazione -nonostante, come spiegato, il soggetto non potrà detrarre le spese per i lavori, ma solo quelle per l’acquisto dei materiali.
Ricordiamo che il Bonus Ristrutturazione, così come il Superbonus e il Sismabonus, concede la possibilità di scegliere le opzioni alternative alla detrazione per la fruizione del credito spettante, mediante i meccanismi della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Le opzioni alternative possono essere fruite fino al 31 dicembre 2025, la stessa scadenza attualmente stabilita per le spese Superbonus. Il Bonus Ristrutturazione, il Sismabonus e il Bonus Mobili sono invece stati rinnovati per ora fino al 31 dicembre 2024.
Non è possibile beneficiare delle opzioni alternative della cessione del credito o dello sconto in fattura per le spese legate all’acquisto di arredi ed elettrodomestici di cui al Bonus Mobili.
Sarà ammessa infatti in questo caso esclusivamente la detrazione al 50% in dichiarazione dei redditi con recupero in 10 quote di pari importo per 10 anni.
Leggi anche: “Bonus Mobili: spetta per interventi oggetto di cessione e sconto”
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