Il bonus facciate è una misura introdotta in occasione della Legge di Bilancio del 2020, ossia la n° 160 del 2019, e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019. Tuttavia, molti lavori iniziati rischiano di essere interrotti prima della loro naturale conclusione.
Ecco cosa c’è da sapere in merito alle ultime news su un’iniziativa che potrebbe essere messa a serio repentaglio dal nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Sommario
Il bonus facciate relativo alle case viene fornito tramite una possibile agevolazione economica. Quest’ultima può coincidere con uno sconto sostanzioso sulla relativa misura, o anche con la cessione del credito per intero o in parte. Buona parte dei lavori è rimasta in sospeso fino a oggi e non si sa se il loro completamento venga determinato da regole apposite.
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Numerosi addetti ai lavori sono dubbiosi in merito agli eventuali termini di scadenza della misura.
L’obiettivo principale è quello di completare le opere con successo senza mettere a rischio le detrazioni fiscali dovute a sconti o cessioni. Ad ogni modo, non sono stati fissati limiti temporali di alcun genere, secondo anche quanto confermato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 28/E risalente al 2022.
Advertisement - PubblicitàI vari governi che si sono succeduti non hanno fornito alcuna indicazione precisa, anche se non mancano gli accorgimenti da attuare per facilitare ogni compito.
Un chiaro esempio è rappresentato dalla cosiddetta soluzione per analogia. Quest’ultima viene collegata all’agevolazione inerente alla prima casa si applica anche per chi sta costruendo un’abitazione. Anche in questo frangente, non sono state definite scadenze in merito ai termini dei lavori.
La verifica effettiva dei requisiti che consentono di accedere al risparmio sulle tasse non può essere procrastinata all’infinito, nonostante non ci siano termini in merito.
Per mantenere intatto il proprio beneficio fiscale ed evitare di perderlo, il contribuente deve dimostrare di poter concludere i lavori in essere prima che l’accertamento dell’imposta non sia più in vigore.
Nel caso specifico, bisogna far fede all’articolo 76 Tur, che decreta un limite temporale di tre anni a partire dal momento della registrazione effettiva dell’atto d’acquisto.
Advertisement - PubblicitàAd oggi, non si sa ancora se i lavori in corso collegati al bonus facciate debbano essere conclusi entro il 2024 o il 2027, ma il range dovrebbe essere compreso tra queste due date.
Ciò riguarda anche le principali agevolazioni inerenti all’ambito edilizio, dall’ecobonus al superbonus passando per gli incentivi dovuti a terremoti e calamità naturali. Qualsiasi intervento mirato a un ripristino del proprio patrimonio edilizio dovrebbe essere soggetto a tale misura.
Di conseguenza, si può parlare solo di scadenze teoriche. Non ci sono regole in merito, ma è possibile basarsi sui termini relativi ai controlli fiscali.
Di conseguenza, ciascun intervento dovrebbe essere condotto in porto entro il 31 dicembre del sesto anno seguente rispetto a quello in cui sono state effettuate le relative spese. Tornando a parlare del bonus facciate, entrato in vigore a partire dal 2020, è possibile fissare una scadenza per il 31 dicembre del 2027.
Sono solo numeri orientativi, ma ci si può comunque basare sugli stessi per eseguire ogni intervento senza alcun problema tecnico e pratico. In tali circostanze, al posto della Legge, subentrano la giurisprudenza e la prassi inerenti a determinati controlli da parte del Fisco italiano. Non resta altro da fare che prestare attenzione ai vari interventi e concluderli tramite modalità precise e ben definite.
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