L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi, 10 ottobre 2024, la circolare n. 19/E che illustra le disposizioni relative all’erogazione del bonus una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti.
Questo beneficio, stabilito dall’articolo 2-bis del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 (Decreto Omnibus), viene riconosciuto a favore di determinate categorie di dipendenti, secondo specifici criteri di reddito e composizione familiare. L’obiettivo della misura è offrire un sostegno economico in attesa di una riforma più ampia del sistema fiscale italiano.
Ma chi sono esattamente i destinatari del bonus e quali sono le condizioni per ottenerlo?
Sommario
Il bonus di 100 euro, disciplinato dall’articolo 2-bis del Decreto Omnibus è destinato a quei lavoratori dipendenti che si trovano in specifiche condizioni economiche e familiari durante l’anno d’imposta 2024.
Per accedere al beneficio, è necessario che il dipendente soddisfi tre requisiti cumulativi:
È importante sottolineare che il bonus è rapportato al periodo di lavoro nell’anno 2024: quindi, per i lavoratori che non sono stati occupati per l’intero anno (ad esempio per interruzioni del rapporto o assunzioni tardive), l’importo sarà ridotto proporzionalmente.
Inoltre, non ne hanno diritto i lavoratori che percepiscono redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, come i collaboratori a progetto e i percettori di assegni pensionistici.
Advertisement - PubblicitàPer ottenere il bonus di 100 euro, il lavoratore dipendente deve presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro entro il mese di dicembre 2024, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
In questa dichiarazione, il dipendente deve attestare la sussistenza dei requisiti reddituali e familiari richiesti dalla normativa e indicare il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico. Qualora il dipendente abbia avuto più rapporti di lavoro nel corso dell’anno, deve consegnare all’ultimo datore di lavoro le certificazioni uniche (CU) rilasciate dai precedenti datori di lavoro.
Inoltre, se il lavoratore ha più contratti di lavoro part-time con diversi datori, deve scegliere a quale di questi presentare la richiesta e specificare tutti i redditi percepiti e i giorni di lavoro svolti presso gli altri datori.
Una volta ricevuta la richiesta, il datore di lavoro erogherà il bonus contestualmente alla tredicesima mensilità e recupererà l’importo tramite compensazione fiscale.
Advertisement - PubblicitàIl bonus di 100 euro viene corrisposto dal datore di lavoro contestualmente alla tredicesima mensilità, previa richiesta scritta da parte del dipendente. Il lavoratore deve presentare una dichiarazione sostitutiva in cui attesta di soddisfare i requisiti, specificando il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico, se presenti. In caso di più datori di lavoro durante l’anno, la domanda deve essere inoltrata all’ultimo datore, allegando le certificazioni dei precedenti impieghi.
Il datore di lavoro recupera le somme erogate sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione tramite F24 a partire dal giorno successivo all’erogazione del bonus. Se il bonus risulta non spettante, il datore provvede al recupero delle somme tramite conguaglio, mentre il lavoratore deve restituire l’importo indebitamente percepito nella successiva dichiarazione dei redditi.
Advertisement - PubblicitàNel caso in cui il lavoratore non abbia un sostituto d’imposta (ad esempio, nel caso dei lavoratori domestici) o non abbia richiesto il bonus al proprio datore di lavoro, l’indennità potrà essere riconosciuta nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2024, da presentarsi nel 2025.
Anche i lavoratori che abbiano cessato il rapporto di lavoro durante il 2024 potranno richiedere il bonus nella dichiarazione, a condizione che rispettino i requisiti previsti.
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