Stanziati 385 milioni per il “Piano di bonifica amianto”, al fine di rimuovere l’amianto dalle scuole e dagli ospedali. Il Piano è stato approvato dal CIPE nel 2016, con l’Addendum al Piano operativo “Ambiente” – FSC 2014-2020.
Stanziati 385 milioni per il “Piano di bonifica amianto”, al fine di rimuovere l’amianto dalle scuole e dagli ospedali.
Il Piano è stato approvato dal CIPE nel 2016, con l’Addendum al Piano operativo “Ambiente” – FSC 2014-2020. Sulla base di questo, il MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare) ha dato il via alla Direzione generale STA per lo stanziamento della somma suddetta.
Advertisement - PubblicitàI fondi saranno destinati unicamente alle Regioni e Province autonome che, oltre al denaro, riceveranno tutte le informazioni e le competenze necessarie per procedere alla rimozione dell’amianto dalle scuole e dagli ospedali.
All’interno del Piano sono già stati individuati i beneficiari e le modalità di ripartizione dei fondi. Sono esplicati inoltre i metodi di trasferimento del denaro a Regioni e Province autonome. Queste avranno il dovere di riconoscere quali sono gli interventi più urgenti da realizzare, e di comunicarli al MATTM. Inoltre, saranno sempre le regioni e le province che si occuperanno di gestire i fondi ricevuti e provvedere che gli interventi vengano realizzati.
Come abbiamo già accennato, il Ministero garantisce agli enti beneficiari una completa formazione riguardo le modalità di attuazione della bonifica. Secondo le regole del Piano operativo “Ambiente”, la Direzione generale ministeriale gestirà anche la verifica delle spese. I beneficiari infatti, avranno il dovere di comunicare e condividere ogni informazione o spesa con lo Stato, in favore di una corretta gestione di tutti i procedimenti.
Tutti gli interventi dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.
Advertisement - PubblicitàI 385.644.473 milioni di euro stanziati per il Piano bonifica amianto al fine di rimuovere l’absesto dagli edifici scolastici e ospedalieri sono stati ripartiti tenendo conto delle particolari esigenze di ogni Regione e Provincia autonoma, privilegiando ovviamente gli interventi più urgenti. I fondi sono divisi così:
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