Tra i Bonus istituiti con la Legge di Bilancio 2019, è presente anche il Bonus Amianto, che fa parte inoltre del Decreto Rinnovabili 2018-2020. Creato al fine di agevolare i costi di rimozione per chi compie azioni di bonifica e rimozione di questo materiale dannoso e nocivo.

Le disposizioni che regolano le agevolazioni sono descritte nella Legge n.185 del 2018. Riconoscono lo smaltimento dell’amianto come un vero e proprio credito d’imposta al 50%, a favore degli individui che compiono interventi di bonifica, tramite la ricezione di erogazioni liberali.

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Quali lavori sono ammessi

Per cui, hanno diritto a ricevere il Bonus tramite erogazioni, i cittadini o le aziende che effettuano dei lavori al fine di rimuovere e smaltire l’amianto dai siti in cui è presente, ma non solo. La misura imposta è del 65%, e viene conferita in merito ai seguenti lavori:

  • Bonifica ambientale e rimozione amianto dagli edifici;
  • Ripristino e risanamento dei luoghi dopo un dissesto idrogeologico;
  • Costruzione o ristrutturazione di aree verdi;
  • Recupero di aree pubbliche abbandonate.

Una volta confermata l’erogazione del credito, il cittadino riceverà l’importo diviso in 3 quote di uguale importo ripartite in tutto l’anno. Oltretutto, i soggetti titolari di reddito d’impresa, avranno anche la possibilità di utilizzare il credito d’imposta in compensazione, e quindi per pagare imposte e tasse. Dovranno farlo tramite il modulo F24, ai sensi della Legge n.241 del 1997.

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Chi può beneficiare del Bonus Amianto?

I soggetti beneficiari che potranno usufruire delle erogazioni liberali sono:

  • Individui e istituti non commerciali, con massimo il 20% del reddito imponibile;
  • Soggetti titolari di reddito d’impresa, con limiti del 10‰ del totale ricavato annuo.

Gli individui o le aziende che riceveranno le erogazioni liberali, avranno l’obbligo di:

  • Rimanere costantemente in contatto con il MATTM (Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare), con aggiornamenti mensili sugli importi ricevuti dallo Stato;
  • Rendere pubblico sul proprio sito web e anche sul portale del MATTM il modo in cui vengono utilizzati i fondi del credito d’imposta.

Le disposizioni attuative inerenti al Bonus Amianto hanno decorrenza entro 90 giorni dall’invio della richiesta. Le risorse che lo Stato destina alle erogazioni del Bonus Amianto sono pari a:

  • 1 milione di euro per il 2019;
  • 5 milioni di euro per il 2020;
  • 10 milioni di euro per il 2021.

Al fine di ottenere il Bonus, i soggetti e le imprese dovranno presentare prima di tutto il piano di lavoro all’ASL, che certificherà l’avvenuto intervento di smaltimento dell’amianto. Dopodiché si invierà al Ministero il documento certificato, allegato di documenti fiscali e dichiarazione sostitutiva.