L’Agenzia delle Entrate ha fornito nuove istruzioni riguardo al rilascio del credito d’imposta del Bonus Acqua Potabile 2022. Vediamo quali sono.
Con il Provvedimento prot. n. 102326 del 31 marzo 2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito nuove istruzioni riguardo al rilascio del credito d’imposta del Bonus Acqua Potabile 2022.
Si tratta di quell’incentivo volto a favorire una maggiore razionalizzazione dell’acqua ed un minore utilizzo della plastica, mediante l’acquisto di sistemi di filtraggio che contribuiscono a migliorare la qualità dell’acqua potabile che scorre nei condotti.
Come abbiamo visto con l’articolo “Bonus Acqua Potabile: guida al credito, modello, scadenza 28 febbraio”, a febbraio 2022 sono scaduti i termini per l’invio della richiesta del credito per le spese relative all’anno 2021.
Ad oggi ci sono nuovi chiarimenti in merito alla determinazione della percentuale dell’effettivo importo spettante per i beneficiari che ne hanno diritto.
Advertisement - PubblicitàIl Bonus Acqua Potabile è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2021 sotto forma di credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute.
La sua validità decorre per le spese conseguite a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, ogni anno sarà considerato a sé e sarà necessario quindi trasmettere una nuova istanza per ogni annualità di riferimento.
In sostanza, nel 2022 si fa richiesta per le spese 2021, nel 2023 si farà richiesta per le spese 2022, e così via.
Sempre nella stessa Manovra 2021, era stato disposto che i criteri e le modalità di applicazione del credito d’imposta sarebbero stati definiti successivamente con un provvedimento del direttore delle Entrate. Cosa che è accaduta con la pubblicazione del Provvedimento prot. n. 153000 del 16 giugno 2021.
Approfondisci qui per conoscere modalità e criteri di applicazione.
Il provvedimento del 16 giugno stabiliva che, ai fini del rispetto del limite di spesa complessivo che era stato stabilito annualmente per l’incentivo (pari a 5 milioni di euro per il 2021, 5 milioni per il 2022 e 1,5 milioni per il 2023), l’ammontare massimo del credito d’imposta che ogni beneficiario avrebbe potuto ottenere sarebbe stato calcolato sulla base del credito d’imposta indicato nella comunicazione presentata, moltiplicando però tale importo per una percentuale che sarebbe stata resa nota successivamente.
Advertisement - PubblicitàEbbene, il provvedimento datato al 31 marzo 2022 è stato divulgato proprio al fine di rivelare la percentuale determinata per il suddetto calcolo.
La percentuale è stata ottenuta dividendo il limite di spesa previsto per il periodo d’imposta di riferimento (5 milioni per il 2021) per l’importo complessivo dei crediti d’imposta che, in base alle comunicazioni presentate dal 1° febbraio al 28 febbraio, sono risultate valide.
Il Fisco fa sapere che l’ammontare dei crediti che sono risultati validi per l’anno 2021 è pari a 16.461.141 euro.
Sostanzialmente, il calcolo fatto è il seguente: 5.000.000 / 16.461.141 euro, che dà come risultato 0,303745.
Moltiplicando quindi l’importo per 100, andremo ad ottenere la percentuale per procedere con il calcolo finale effettivo.
La percentuale è pari a 30,3745%.
Per conoscere dunque l’importo esatto del credito che ogni beneficiario potrà ottenere con il Bonus Acqua Potabile 2022, sarà necessario moltiplicare l’importo del credito d’imposta sottoscritto nella comunicazione presentata per la percentuale fissa scritta sopra.
Attenzione, la percentuale è stata calcolata in base ai crediti validi del 2021. Il prossimo anno chiaramente l’importo dei crediti validi sarà differente, così come la percentuale.
Il Codice Tributo per l’utilizzo in compensazione invece non è ancora stato istituito. Si fa sapere che a breve sarà pubblicato un nuovo provvedimento proprio per comunicare il Codice di riferimento per il modello F24.
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