L’annuncio risale al 16 novembre di quest’anno. La questione dell’infinito cantiere progettato da Renzo Piano 19 anni fa potrebbe avere presto nuovi risvolti, e una grande ripartenza.
L’architetto degli architetti aveva progettato la realizzazione di un “laboratorio di quartiere” a Ponte Lambro, ma tutto è andato in fumo, e dal 2015 i cantieri sono bloccati.
Oggi una nuova speranza per Ponte Lambro, nasce il progetto per realizzare la prima Casa Erasmus d’Europa, con la collaborazione attiva di Renzo Piano.
Sommario
La storia del quartiere di Ponte Lambro inizia nel 2000. Anno in cui Renzo Piano aveva disposto tutte le sue migliori idee strategiche per progettare una nuova riqualificazione della zona, simbolo del degrado di Milano negli anni ’90. L’architetto aveva pensato alla realizzazione di un “laboratorio di quartiere”, con un ponte di vetro di circa 4 mila m² per collegare i due quartieri popolari di Ponte Labro, in via Ucelli di Nemi. Nuove prospettive, grandi progetti, non stravolgendo, ma riqualificando nella maniera corretta.
Questo ciò che aveva pensato l’architetto italiano più famoso al mondo, e i lavori erano iniziati con i migliori propositi. Poi successe qualcosa che nessuno si aspettava. Annunci andati a vuoto, bandi deserti, blocco dei cantieri, e una fidejussione mancata.
Insomma, alla fine i lavori si sono fermati al 40% nell’anno 2015, e non sono più ripartiti.
Advertisement - PubblicitàQualche settimana fa però è arrivato l’annuncio che tutti aspettavano da tempo. A dichiararlo, il 16 novembre 2019, sono stati il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e l’assessore alle Politiche Sociali e Abitative Gabriele Rabaiotti, durante la “colazione con il sindaco”.
Tutto sembra prendere nuovamente vita grazie all’interesse mostrato per il quartiere dalla Fondazione GaragErasmus Cities, che dal 2013 si occupa di promuovere eventi e incontri d’interesse professionale per tutte le persone appartenenti alla generazione dell’Erasmus. La Fondazione ha contattato il sindaco, affermando di voler realizzare la prima Casa Erasmus d’Europa proprio a Ponte Lambro.
Sala e Rabaiotti hanno accettato la proposta con grande soddisfazione, e il sindaco si è recato immediatamente a Genova per includere Renzo Piano nella progettazione. Insomma, sembra che il “cantiere infinito” aprirà presto le porte ad un nuovo progetto, e lo farà nel migliore dei modi.
Rabaiotti sostiene che Milano si occuperà di riqualificare l’intera zona e concludere le opere incompiute del vecchio progetto. La Fondazione GaragErasmus invece avrà la libertà di gestire lo spazio, attirare giovani da tutto il mondo, e ridare vita al quartiere.
Advertisement - PubblicitàL’assessore afferma che si spera di poter iniziare i lavori già dal 2020, ma è prima necessario stilare un bando per l’assegnazione del progetto. È possibile infatti che non sarà la Fondazione ad occuparsene, perché per farlo dovrà vincere il bando. La cosa importante però, è che l’idea c’è e ora, salvo imprevisti, dovrà essere realizzata. Chiunque vincerà dovrà rimborsare le spese per il progetto a GaragErasmus, ma Rabaiotti crede che ci siano grandi possibilità di portare avanti il tutto con la stessa Fondazione.
Ciò che sappiamo ora, è che per realizzare il progetto serviranno in tutto circa 5 milioni di euro, e che il Comune di Milano ne finanzierà il 49%, ovvero circa 2/2,5 milioni. La prima Casa Erasmus d’Europa prevedrà circa 100-120 posti letto per gli studenti stranieri iscritti al progetto Erasmus. Questi frequenteranno le università milanesi e avranno la possibilità di partecipare a numerosi meeting ed eventi di formazione professionale.
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