Ponti e viadotti, bando Anas per la modellazione BIM

Il bando del programma SHM per l’automazione dei controlli sulla rete ANAS

ANAS ha pubblicato un bando da 45 milioni di euro per realizzare i “gemelli digitali” (ovvero, un modello virtuale di un oggetto realmente esistente, in questo caso una infrastruttura) dell’intera rete di viadotti e ponti ANAS in Italia, sfruttando la tecnologia BIM (ovvero “Building Information Modeling”).

Il bando è stato emesso nell’ambito del programma SHM (Structural Health Monitoring) e sarà destinato al monitoraggio delle infrastrutture citate su tutto il territorio nazionale. L’investimento in questione, a sua volta, si incardina all’interno del Fondo Complementare legato al PNRR per il monitoraggio di viadotti e ponti in Italia.

Lo scopo del ‘gemello digitale’ ricreato dai sistemi informatici è quello di simulare il comportamento dell’opera reale rispetto a determinati scenari, basandosi sugli input che giungono, appunto, dai sensori disposti lungo la rete di viabilità.

I sensori infatti permettono di elaborare le possibili conseguenze del degrado (dovuto al passare del tempo e all’usura) ma anche quelle di eventuali eventi catastrofici (come un terremoto). Il gemello digitale dell’opera subirà lo stesso decorso di vita dell’opera fisica a tutti gli effetti, elaborando le informazioni connesse alla sua usura ed al passaggio del tempo nonché l’intervento di eventuali eventi ad alto impatto, permettendo così di ‘anticipare’ sul modello digitale gli effetti dei fatti in questione sull’opera reale e di programmare per tempo interventi di manutenzione.

L’appalto è diviso in sei lotti, che saranno destinati a tutte le regioni Italiane.

Tutte le offerte al bando degli interessati (con la documentazione richiesta dal bando di gara) andranno presentate in maniera digitale, direttamente sul Portale Acquisti ANAS, entro il 25 gennaio 2023 alle ore 12.

Il ‘gemello digitale’ dei ponti per preservare il patrimonio stradale

Il bando BIM completa la successione di gare disposte per implementare un modello di monitoraggio delle opere civili italiane della rete ANAS tramite sensori.

Lo scopo del progetto è quello di adottare un sistema di prevenzione dell’usura di ponti e viadotti in Italia, in modo da poter intervenire in anticipo, grazie al modello predittivo rappresentato dal gemello digitale, potenziali segnali di dissesto o di pericolo. Ciò consentirà sia di evitare di porre a rischio la sicurezza delle infrastrutture e degli utenti, sia di dover affrontare un più costoso ed invasivo intervento ex-post.

Questo progetto può essere adottato sulle opere di nuova realizzazione (integrando direttamente i sensori nella costruzione e creando un ‘gemello’ virtuale ancora prima della realizzazione dell’opera stessa) e su quelle già esistenti. Una piattaforma in cloud, infine, raccoglie tutti i dati che provengono dall’infrastruttura e li elabora, tenendo conto delle caratteristiche predefinite dagli operatori.

I vantaggi del modello predittivo applicato alle infrastrutture

L’ANAS ha già spiegato come il programma SHM consentirà di raggiungere obbiettivi importanti per il monitoraggio del patrimonio delle infrastrutture nazionali.

Grazie all’implementazione di protocolli di manutenzione che attingeranno alla base dati fornita dai sensori ed all’automazione dei controlli (in particolare, agli algoritmi di IA che possono formulare ipotesi di manutenzione “predittiva”) si potrà garantire una maggiore sicurezza di ponti e viadotti, intervenendo in anticipo laddove necessario.

Infatti, con le informazioni provenienti dai sensori posti lungo la rete delle infrastrutture fisiche, l’algoritmo del BIM ‘elabora’ una sorta di auto-diagnosi e trasmette all’operatore i segnali di allarme in maniera costantemente aggiornata.

I punti di forza di un simile progetto non sono pochi, ad esempio:

• le informazioni trasmesse dai sistemi IoT sono precise ed affidabili, riducendo la possibilità dell’errore umano;
• le informazioni sono elaborate in tempo reale;
• un sistema di questo tipo aiuta il monitoraggio di infrastrutture difficilmente accessibili dagli operai;
• il consumo energetico dei sensori è basso, in quanto essi sfruttano le tecnologie di rete LPWAN;
• si abbattono i costi del monitoraggio ‘sul campo’.

Link ufficiale del bando: https://www.stradeanas.it/it/anas-bando-da-45-milioni-di-euro-completa-sviluppo-programma-monitoraggio-con-sensori-dei-ponti