PNRR Borghi: un nuovo orizzonte per i borghi italiani

In una fase storica di grande cambiamento, è diventata una priorità nazionale la rigenerazione dei nostri amati borghi. L’iniziativa del Piano Nazionale Borghi, dotata di un budget di oltre 1 miliardo di euro, si inserisce nel più ampio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per stimolare la rinascita delle comunità locali.

Grazie all’operato del Ministero della Cultura, il Bando Imprese Borghi è ora una realtà, finalizzato a favorire il recupero dell’ecosistema economico-produttivo dei borghi vincitori del bando Investimento 2.1 Attrattività dei piccoli centri storici – Linea B.

Bando imprese borghi: uno strumento per la rigenerazione culturale e sociale

Questo bando, dotato di un budget di 200 milioni di euro del PNRR, è rivolto alle imprese che intendono avviare iniziative nei Comuni assegnatari di risorse per la realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale. Il Bando Imprese Borghi rappresenta una grande opportunità per le micro, piccole e medie imprese che desiderano promuovere due obiettivi chiave: la rigenerazione dei piccoli Comuni e la sostenibilità ambientale.

Con un contributo massimo per impresa di 75.000 euro, si prevede di sostenere circa 2.500 imprese. L’ambizione è quella di rilanciare le attività artigianali, produttive e commerciali dei piccoli centri, elemento fondamentale per il loro recupero dell’identità storica e culturale e per la loro rinascita economica e sociale.

Come partecipare al bando imprese borghi

Le imprese interessate possono presentare le loro domande dalle ore 12.00 dell’8 giugno fino alle ore 18.00 dell’11 settembre 2023 attraverso il sito invitalia. Tutte le domande in regola con i requisiti di ammissibilità saranno esaminate e finanziate secondo una graduatoria di merito.

Per assicurare l’attuazione degli interventi previsti dal Bando Imprese Borghi, l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR riceverà il supporto tecnico-operativo di Invitalia.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di questo bando:

“Lo slancio vitale necessario al rilancio di quelle comunità, ricche di storia, cultura, bellezza e tradizione che costituiscono la spina dorsale della Nazione: insediamenti, paesi e cittadine dove artigianato e agricoltura di qualità fanno parte dell’identità storica e culturale e possono contribuire alla rinascita economica e sociale”.

Ricordiamo che il Piano Nazionale Borghi è l’iniziativa da oltre 1 miliardo di euro a valere sul PNRR, per il rilancio di 250 borghi italiani. Due le linee d’azione: la Linea A da 420 milioni di euro destinati a 21 borghi pilota e la Linea B da 380 milioni di euro per 229 borghi storici.

Linea A: i borghi pilota

La Linea A del Piano Nazionale Borghi è destinata a 21 borghi pilota. Questi borghi riceveranno un totale di 420 milioni di euro per avviare progetti di rigenerazione culturale e sociale. Nel marzo 2022, l’allora Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha presentato i progetti per il rilancio di questi 21 borghi pilota.

Linea B: la rigenerazione dei borghi storici

La Linea B del Piano Nazionale Borghi è destinata alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale, tutela del patrimonio culturale, rivitalizzazione sociale ed economica, rilancio occupazionale e contrasto allo spopolamento. Questa linea di finanziamento ha ricevuto circa 1.800 candidature, e 294 Comuni vincitori sono stati selezionati. Questi Comuni sono ora i beneficiari del Bando Imprese Borghi da 200 milioni di euro

A marzo 2022, l’allora Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha presentato i progetti per il rilancio dei 21 borghi pilota. La Linea B, invece, è finalizzata alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale, tutela del patrimonio culturale, rivitalizzazione sociale ed economica, rilancio occupazionale e contrasto allo spopolamento.

Conclusione

Il PNRR Borghi segna un momento cruciale per la rigenerazione dei borghi storici italiani. Attraverso questa iniziativa, le imprese hanno l’opportunità di partecipare attivamente alla rinascita economica e sociale di queste preziose comunità.

Con il supporto di Invitalia e l’entusiasmo del Ministro della Cultura, possiamo aspettarci che questo bando porti benefici significativi per le imprese e per i borghi stessi. Non vediamo l’ora di vedere le innovazioni e i progetti che nasceranno da questa opportunità.