Il Friuli Venezia Giulia, con il lasciapassare del suo presidente e della giunta, ha deciso di venire incontro alle difficoltà economiche dei suoi cittadini, vessati dal caro bolletta divenuto sempre più gravoso con la crisi del gas.
Il Friuli Venezia Giulia, con il lasciapassare del suo presidente e della giunta, ha deciso di venire incontro alle difficoltà economiche dei suoi cittadini, vessati dal caro bolletta divenuto sempre più gravoso con la crisi del gas.
In aggiunta ai bonus che il governo nazionale ha già reso disponibili da tempo, la Regione del nordest, ha ritenuto di dover fornire un ulteriore supporto in senso fiscale, in modo da essere un ennesimo incentivo per tutti i soggetti privati che opteranno per l’installazione di pannelli fotovoltaici, e alleggerire così il peso bolletta.
Sommario
Ben 100 milioni, dei 208 previsti per la manovra correttiva autunnale di bilancio friulana, saranno messi sul tavolo, e consentiranno ai privati cittadini di prime e seconde case, ed anche ai condomini, di usufruire di questa agevolazione di tipo economico, mediante l’autoapprovvigionamento di energia solare. Di questi 100 milioni, 71 saranno stanziati per l’Ecobonus, e 29 per altre agevolazioni edilizie. E sarà, con ogni probabilità, la Camera di Commercio preposta all’erogazione dei soldi.
Queste risorse, aggiunte a quelle nazionali, consentiranno una detrazione fino al 90% per chi deciderà per l’installazione di pannelli.
Inoltre, affiancati ai 100 milioni, Sergio Emidio Bini, assessore al Turismo e alle attività produttive, ha confermato che il governo regionale tenderà una mano anche agli imprenditori e alle imprese: presto infatti sarà indetto un bando per chi opterà per il fotovoltaico, grazie al sostegno comunitario e regionale.
Come dichiarato nelle scorse settimane dal presidente Massimiliano Fedriga, il Friuli è stata la prima Regione nazionale a muoversi in tal senso e con questa quantità di risorse, e già altre si stanno mobilitando seguendone l’esempio.
Advertisement - PubblicitàUfficialmente la misura partirà nelle prime fasi del 2023, ma, confermano i firmatari, avrà potere retroattivo, ossia andrà a coprire anche i mesi restanti dell’anno 2022 per chi deciderà di installare gli impianti.
Bisogna, quindi attendere ancora un po’ per avere precise direttive.
Advertisement - PubblicitàEsistono varie modalità messe a disposizione di quanti decidono di risparmiare con i sistemi fotovoltaici, con la produzione di energia più ‘green’.
Bonus Casa: questo tipo di misura copre gli interventi per un edificio in caso di ristrutturazione ed anche interventi ordinari e non ordinari. Tra questi rientrano anche l’installazione di pannelli solari. Per ciascun immobile c’è un limite massimo pari a 96000 €, con una detrazione del 50%, che possono essere recuperati in 10 anni. Il Bonus Casa è valido fino al 31 dicembre 2024.
Superbonus 110%: molto conveniente, consente di ottenere un recupero del 110% di quanto si è investito. La detrazione verterà direttamente sull’IRPEF. Per poterne usufruire occorrono diversi requisiti: 1 deve essere affiancato da una misura cosiddetta ‘trainante’, quale ad esempio un intervento di isolamento termico dell’immobile, con un range di spesa tra i 50.000 € e i 30.000 €; 2 occorre che ci sia un ‘salto di miglioramento energetico’ di almeno 2 classi; 3 gli impianti dovranno essere collegati alla rete nazionale.
Attenzione all’ultima modifica per il 2023, il Superbonus passerà dal 110% al 90%. Approfondisci qui “Superbonus 90%: La guida per il 2023, cosa cambierà e per chi“.
Ecobonus al 50%: rispetto al Superbonus consente di avere una detrazione sull’IRPEF al 50% di tutta la spesa per i lavori di installazione. Inoltre vi è un limite di spesa fino a 96.000 € per ogni unità immobiliare. Questa modalità avrà validità fino al 31 dicembre 2024. Si può ottenere anche se si ha optato per un impianto privo di un sistema di accumulo energetico.
Credito d’imposta per i sistemi di accumulo: è una tax credit ottenibile con l’installazione di sistemi di accumulo (batterie) di energia. Potranno beneficiarne i soggetti che tra il 1° e il 31 dicembre 2022 avranno optato per questo tipo di sistema di accumulo in impianti anche preesistenti. L’agevolazione andrà richiesta con domanda online, accedendo con SPID o CIE, nella sezione apposita del sito dell’Agenzia dell’Entrate direttamente o tramite CAF. La domanda andrà inoltrabile tra il 1° e 31 marzo 2023.
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