La Giunta regionale del Veneto ha firmato la delibera che dà il via ai bandi destinati alla rigenerazione urbana attraverso i processi di demolizione e ripristino del suolo naturale o seminaturale.
La Regione stanzia complessivamente 200 mila euro per l’anno 2020, che saranno ripartiti tra i Comuni e gli enti pubblici. L’obiettivo è quello di portare avanti la politica di contenimento del suolo, incentivando gli enti comunali a salvaguardare il territorio e ripristinare lo stato naturale dei luoghi.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàVia ai bandi destinati al ripristino dello stato dei luoghi attraverso la demolizione per la Regione Veneto. Il progetto è nato dalla proposta di Cristiano Corazzari, assessore regionale al territorio. La Giunta ha approvato uno stanziamento totale pari a 200 mila euro per il 2020.
I bandi saranno destinati agli interventi di riqualificazione edilizia e ambientale. Attraverso la demolizione di opere incongrue, di elementi di degrado e di opere situate in aree a pericolosità idraulica e geologica. Gli scopi principali sono la rigenerazione urbana del territorio e il ripristino del suolo naturale e seminaturale.
Corazzari spiega:
“Con questo provvedimento proseguiamo nella politica di contenimento del consumo di suolo, attraverso la quale sono state promosse negli scorsi anni significative azioni che prevedono il finanziamento per gli interventi di riqualificazione del tessuto urbano esistente intervenendo sul patrimonio edilizio. Un nuovo modo di agire e intervenire anche a livello culturale, nella piena consapevolezza del valore delle risorse naturali e ambientali, risorse limitate e non rinnovabili che rappresentano il bene comune per le attuali e future generazioni”.
Advertisement - PubblicitàPotranno fare domanda per accedere ai finanziamenti:
Per ogni intervento, sarà concesso un finanziamento regionale nella misura del 50% per le spese “strettamente connesse” agli interventi di demolizione e ripristino del suolo naturale o seminaturale. In ogni caso, il contributo regionale potrà essere massimo di:
Al momento della presentazione della domanda di partecipazione ai bandi, i richiedenti dovranno presentare il proprio progetto presso gli Uffici Comunali del territorio presso cui è destinato l’intervento. Seguirà poi una valutazione necessaria ad attestare che gli interventi rientrano nell’interesse pubblico di riqualificazione del suolo. E risultano quindi validi per la partecipazione ai bandi.
I Comuni poi, entro i termini di scadenza prevista dal bandi, dovranno inviare le richieste ricevute con allegate le dichiarazioni di interesse pubblico agli Enti regionali di competenza.
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