I bandi per soli servizi tecnici calano del 66,9% in numero e del 63,0% in valore. Gli appalti integrati a -33,4% in numero e -74,8% per valore della progettazione esecutiva.
Nei primi 9 mesi le gare per servizi tecnici per opere PNRR rappresentano un terzo del totale
Lupoi: “Le rimodulazioni del PNRR impattano sulla domanda di servizi tecnici; insufficiente la capacità di gestire gli interventi da parte delle PP.AA.”
Sono questi i principali dati del nuovo Report PNRR sui bandi di gara di servizi tecnici relativi ad opere del PNRR e del Piano nazionale complementare emessi nel terzo trimestre 2023 diffuso oggi dall’OICE (l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria). I dati dei primi nove mesi portano a 1.292 milioni il totale del valore di servizi tecnici messo in gara afferente al PNRR, quasi il 33% dell’importo delle gare per servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati rilevate dall’Osservatorio OICE.
Nel periodo luglio-settembre 2023 sono stati pubblicati 459 bandi per un valore di servizi di 217 mln di euro che attiveranno 3,6 mld di lavori.
Rispetto al secondo trimestre del 2023 per le gare del PNRR registriamo un calo del 46,6% nel numero e del 68,7% nel valore dei servizi a base d’asta che impatta anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala del 72,8%. Nel secondo trimestre del 2023 (aprile-giugno) infatti erano state 859 le gare rilevate per 693 mln di servizi tecnici e 13,3 mld di lavori.
La progettazione continua il calo iniziato nel secondo trimestre del 2023 e rispetto ai dati del trimestre precedente perde il 16,1% del numero dei bandi pubblicati mentre il valore dei servizi è in controtendenza e recupera l’11,2%. I bandi di sola progettazione sono stati 26, il 5,7% del numero totale dei bandi PNRR emessi, con un valore di servizi di 12,0 mln, il 5,6% del valore totale.
La percentuale del valore dei servizi delle sole gare PNRR su valore di tutte le gare (servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati) rilevate dall’Osservatorio OICE, passa dal 31,9% del secondo trimestre, al 39,1% del terzo trimestre e la quota del numero delle procedure messe in gara cresce dal 48,5% del secondo trimestre al 56,8% del terzo trimestre.
Per il Presidente dell’Associazione di Via Flaminia, Giorgio Lupoi
“i dati in calo rilevati fra luglio e settembre dimostrano che la cosiddetta onda lunga della frenata che ha seguito l’entrata in vigore del nuovo codice ha avuto effetto, sia pure indirettamente, sulle procedure PNRR. A questo trend generale va probabilmente ad aggiungersi qualche effetto legato alla rimodulazione degli interventi decisa dal Governo con la rinuncia a 16 miliardi di progetti del Pnrr iniziale. Il calo – comunque – è generalizzato, riguarda i lavori e anche le direzioni lavori, il che non è un buon segno visto che sarebbe stato invece fisiologico attendersi un aumento delle gare per affidamento delle direzione dei lavori, più si va avanti. E’ inoltre possibile che in questo trimestre si siano registrati più affidamenti di valore inferiore ai 140.000 euro, non soggetti in generale ad evidenza pubblica e quindi non rilevati dal nostro Osservatorio; così come potrebbe essere che vi sia una difficoltà delle stazioni appaltanti a chiudere la fase progettuale e a lanciare con tempestività gli appalti integrati. Per questa ragione ribadiamo il nostro auspicio a che le stazioni appaltanti si dotino di supporti di project management per la gestione delle procedure e della fase esecutiva, cosa che continua ad avvenire sporadicamente.”
Tornando ai dati del Report OICE nel terzo trimestre 2023 i bandi con progettazione e direzione lavori sono stati 12, il 2,6% del totale (-89,4% sul secondo trimestre 2023), per 9,7 mln, il 4,5% del valore totale (-94,8%), i bandi con altri servizi di architettura e ingegneria sono stati 74, il 16,1% del totale, con un valore complessivo dei servizi di 110,5 mln, il 51,5% del totale messo in gara. I dati rilevati segnano un calo, rispetto al secondo trimestre del 2023, del 61,9% in numero e 31,9% in valore.
Gli appalti integrati, nel terzo trimestre, sono stati 347, il 75,6% del totale dei bandi pubblicati per un valore di servizi affidati (per gli appalti integrati si prende in considerazione il valore della progettazione inclusa nell’importo a base di gara) di 84,4 mln, il 38,9% del valore totale. Nel confronto con il trimestre precedente si registra un calo nel numero dei bandi pubblicati (-33,4%), nel valore della progettazione esecutiva affidata (-74,8%) e nel valore dei lavori (-66,5%).
Sommando le percentuali sul totale, in numero e valore, dei bandi per altri servizi di architettura e ingegneria e di quelli per appalti integrati è evidente che il mercato si stia spostando verso la fase esecutiva, che purtroppo, nel trimestre appena passato, è comunque segnata negativamente dall’incertezza causata dalla nuova normativa sui lavori pubblici.
Nelle 112 gare per servizi tecnici pubblicate da luglio a settembre, 7 gare, il 6,3% del totale, riguardano i servizi di supporto alla stazione appaltante per un valore di 7,9 mln, il 6,0% del totale. Nel secondo trimestre del 2023 erano state 74 gare, il 21,9% del totale delle gare pubblicate, per 49,1% mln, il 13,7% del valore complessivo.
Se si guarda infine ai settori, il maggior numero di gare per servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati ha riguardato l’edilizia scolastica, sono 164 gare pubblicate, +33,9% sul secondo trimestre 2023, il 35,7% del totale delle gare bandite, al secondo posto si collocano le opere per edilizia sanitaria, 63 gare (-49,6%), il 13,7% del totale, seguite dalle opere stradali, 34 gare (-42,2%), il 7,4% del totale.
Per il valore dei servizi messi in gara, il primato spetta alle opere stradali con 25,0 mln, -25,1% rispetto al trimestre precedente, l’11,5% del valore totale, seguono i bandi relativi ad opere per edilizia sanitaria, 19,8 mln, -86,1% rispetto al trimestre precedente, il 9,2% del valore totale. Al terzo posto troviamo l’edilizia scolastica che affida 18,9 mln di euro di servizi tecnici, -67,8% sul secondo trimestre 2023, l’8,7% del valore totale.
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