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Contratto di avvalimento gare appalti: cos’è e come funziona

Il contratto di avvalimento è un istituto giuridico valido nelle gare d’appalto. Nato per consentire l’accesso alle gare a quelle imprese che non soddisfano alcuni requisiti per poter concorrere. Vediamo di seguito che cos’è il contratto di avvalimento, come funziona e quando può essere stipulato.

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Il contratto di avvalimento è un istituto giuridico valido nelle gare d’appalto. Nato per consentire l’accesso alle gare a quelle imprese che non soddisfano alcuni requisiti per poter concorrere.

La misura è nata per la prima volta con il D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006, con il Codice dei contratti pubblici. In seguito, le ordinanze in merito hanno subito delle modifiche con la pubblicazione del Nuovo Codice dei contratti pubblici, D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016.

Vediamo di seguito che cos’è il contratto di avvalimento, come funziona e quando può essere stipulato.

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Contratto di avvalimento: di cosa si tratta

Nel momento in cui le Pubbliche Amministrazioni avviano un bando di gara per le imprese, sottoscrivono dei requisiti ben precisi che ogni azienda deve soddisfare per poter partecipare.

È possibile però che ci siano delle imprese che, al momento della richiesta, non possiedono alcuni dei criteri necessari. In tal caso, le PA non escludono a prescindere queste aziende, ma danno loro la possibilità di stipulare un contratto di avvalimento.

In sostanza, si tratta di un accordo che avviene tra due imprese, in cui una si rende disponibile ad aiutare o a fare da garante per l’altra. Così, l’azienda che non aveva i criteri necessari potrà comunque partecipare al bando di gara, usufruendo del supporto di un’altra impresa.

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Come funziona

Il contratto di avvalimento stipula quindi un rapporto tra l’impresa ausiliaria (quella che aiuta), e l’impresa ausiliata (quella che viene aiutata). Ma non sempre è possibile ricorrere a tale espediente per partecipare alle gare d’appalto.

L’impresa infatti può chiedere “in prestito” solo dei requisiti speciali, riguardanti:

  • la capacità economico-finanziaria. In questo caso si parla di avvalimento di garanzia, e consiste in un vero e proprio prestito in denaro;
  • la capacità tecnico-professionale. Qui si dice invece avvalimento operativo, e si traduce con aiuti concretizzati in personale di manodopera e strumenti di lavoro.

Non è possibile sottoscrivere il contratto se a mancare sono i seguenti requisiti:

  • Di ordine generale. Per esempio, se sono presenti condanne penali o irregolarità contributive, da parte di una o di entrambe le imprese coinvolte;
  • Di idoneità professionale. Ad esempio, una delle imprese non è iscritta all’Albo professionale o non possiede una licenza idonea per praticare l’attività.
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Consigli indispensabili

Per risultare legittimo, il contratto di avvalimento deve essere compilato in ogni sua parte.

Ciò significa che non è sufficiente che l’impresa ausiliaria dichiari di voler aiutare l’impresa ausiliata per “generali motivi tecnico-professionali”. All’interno del contratto dovrà essere specificato in quantità ben precise il numero di lavoratori che l’azienda intende prestare all’ausiliata.

Lo stesso vale per gli strumenti di lavoro, per i quali sarà necessario scrivere anche la marca degli attrezzi affidati. Allo stesso modo, ovviamente, funziona per gli avvalimenti di garanzia, per cui si dovranno chiarire gli importi che si intende assegnare.



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TAGS: contratto di avvalimento, gare appalto

Autore: Redazione Online

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