Un amministratore non abilitato può rendere nulle le delibere condominiali, causare problemi legali e finanziari. È fondamentale verificare la conformità alle norme e intervenire tempestivamente per tutelare il condominio.
Il DPCM del 17 settembre 2024 disciplina le nuove comunicazioni obbligatorie per gli interventi agevolati con Superbonus e SuperSismabonus, stabilendo responsabilità, sanzioni e scadenze per i professionisti incaricati.
Il decreto Salva Casa introduce un sistema di oblazioni per sanare irregolarità edilizie e chiarisce le norme urbanistiche. La circolare del MIT mira a sbloccare cantieri e semplificare la gestione delle pratiche.
La piattaforma “Voltura 2.0 - Telematica” semplifica la gestione delle pratiche catastali per i notai, migliorando l’accesso ai dati e garantendo un aggiornamento corretto e tracciabile delle intestazioni catastali in modo digitale.
Il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione su una sanatoria edilizia a seguito della richiesta della proprietà, che ha sollevato l’applicazione della nuova legge di conversione del Decreto Salva Casa, fissando una nuova udienza per dicembre 2024.
Dal 1° ottobre 2024, la patente a crediti sarà obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Questa misura, regolata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, introduce nuove responsabilità in materia di sicurezza, formazione e regolarità contributiva.
Tra settembre 2023 e settembre 2024, i crolli nelle scuole italiane hanno raggiunto un numero allarmante. Le carenze strutturali e la mancanza di certificazioni aggrava la sicurezza degli edifici scolastici, soprattutto nelle zone sismiche.
Il report di Enea evidenzia il rallentamento degli investimenti legati al Superbonus 2024, con la riduzione delle aliquote che ha determinato una significativa diminuzione della crescita delle detrazioni e dei lavori conclusi.
La Corte di Cassazione ha stabilito che la tardiva comunicazione all'ENEA non comporta la perdita dell'Ecobonus, poiché la decadenza non è espressamente prevista dalla normativa.
La Corte di Cassazione ha stabilito che l’affissione pubblica di informazioni personali in condominio costituisce violazione della privacy e può essere causa di risarcimento per danni alla reputazione.