Il problema delle muffe investe praticamente ogni edificio, ed è fra i più insidiosi perché per loro natura, le macchie nere e verdastre che rovinano le pareti spesso fino al punto di causare il distacco dell’intonaco, tendono a radicarsi e a presentarsi periodicamente se la superficie non è stata opportunamente trattata con una vernice apposita, la cosiddetta pittura antimuffa.
Non esiste però una tipologia unica di prodotto, perché le problematiche da affrontare sono dipendenti dal singolo edificio, dalle condizioni di umidità ed esposizione alla luce solare. Quindi ogni soluzione dovrebbe teoricamente essere studiata per il caso specifico. In commercio ci sono comunque molte vernici a largo spettro in grado di tenere a bada il problema.
Sommario
Questo tipo di pitture parietali sono formulate chimicamente per impedire alle muffe di attecchire, fornendo un ambiente che sia aggressivo e tossico per loro, pur mantenendo il massimo grado di sicurezza per le persone, una volta seccate, e per gli operatori che le devono applicare.
Le muffe sono agenti patogeni della famiglia dei funghi, che si sviluppano nei muri in presenza di condizioni particolari e si manifestano come le tipiche macchie nere o verdastre. Se ne trovano anche di rosse e azzurre, oltre che con tonalità del giallo e del grigio.
Queste macchie rappresentano la parte più pericolosa di questi infestanti, perché l’elemento visibile che spesso emette una sostanza polverosa, in realtà è l’infiorescenza della muffa, e il contatto con le sue spore è considerato molto rischioso perché sono in grado di attecchire ne sistema respiratorio e causare delle infezioni anche molto gravi.
Chi si trova in contatto con le spore è a rischio di reazioni allergiche, con conseguenze anche permanenti, quindi trattare le muffe non è soltanto un esigenza che prende spunto da motivazioni estetiche, ma soprattutto un bisogno igienico di sanificazione degli ambienti.
Semplicemente osservando la loro varietà ci si può rendere conto del fatto che le muffe sono di tipo differente ed ogni specie predilige un ambiente con date caratteristiche anche se tutte sono accomunate, a causa della loro natura fungina, dal fatto di preferire le zone umide della casa e quelle con un livello di temperatura compatibile alla loro infiorescenza.
Advertisement - PubblicitàLe zone più a rischio, di solito sono le cucine, il bagno e gli sgabuzzini, ma anche i sottoscala e in pratica a ben vedere non esiste un ambiente che possa essere considerato esente da questo problema.
Prima di affrontare direttamente il trattamento chimico tramite la verniciatura, che è necessario per impedire il successivo attecchire di nuove muffe, conviene cercare di capire quali sono le condizioni favorevoli allo sviluppo di questo tipo di infestanti.
Questo problema non va assolutamente considerato di secondaria importanza e a se stante, perché trattandosi di zone molto importanti di un edificio, la presenza di fenomeni riconducibili alla risalita dalle fondamenta potrebbe anche implicare il rischio di cedimenti strutturali più o meno importanti nell’edificio in questo caso la presenza delle muffe potrebbe essere un importante indicatore di una situazione ben più grave a cui è necessario porre rimedio prontamente per il rischio di cedimento.
Un edificio per il quale si manifestano presenze anche non massicce di muffa può andare incontro a molti problemi gravi ,che possono essere riassunti in:
Le muffe quindi possono essere indicatori di un problema non trattato oppure occulto, così come nascondere situazioni che rischiano di degenerare rapidamente se non trattate con la massima tempestività.
La capacità delle ife di penetrare anche attraverso materiali ad alta densità, come il calcestruzzo, pone a serio rischio la loro tenuta strutturale ed è un veicolo di umidità occulta.
Advertisement - PubblicitàA fianco di queste problematiche fastidiose, ma tutto sommato riguardanti soltanto l’estetica del problema, ne troviamo altre di natura ben più grave, che riguardano la salute perché le muffe sono spesso pericolosi agenti patogeni e creano indirettamente situazioni adatte per altre problematiche legate all’indebolimento delle difese dell’organismo.
I problemi più diffusi sono:
Il quadro può cronicizzarsi se non si trattano prontamente gli ambienti esposti e se non si provvede alla cura immediata dei sintomi dell’interessato.
Advertisement - PubblicitàPer evitare la formazione di muffe in casa si devono seguire alcune semplici regole, che comprendono:
Il governo ha peraltro diffuso un opuscolo indicativo per riconoscere e trattare il problema della proliferazione delle muffe.
Advertisement - PubblicitàSi tratta di una tipologia specifica di vernici, regolamentate dalla norma UE n° 528/2012 e nella cui formulazione sono contenuti principi tossici per le muffe ed i microorganismi, ma non direttamente pericolosi per l’uomo.
Il loro aspetto una volta stese è perfettamente identico a quello delle vernici ordinarie e si possono applicare in qualsiasi ambiente che debba venire a contatto con l’uomo.
Di solito le vernici antimuffa vengono suddivise in due tipi principali:
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Le vernici antimuffa, per poter essere applicate direttamente in ambienti sottoposti alle discipline dell’HACCP devono essere compatibili con quanto riportato nei testi UNI 11021:2002 ed UNI EN 1186-3:2003.
I testi relativi si possono reperire presso il sito dell’Ente Italiano di Normazione oppure qui anche se è sufficiente poter produrre prova, in caso di applicazione, della tipologia di vernice impiegata, in caso di ispezione da parte delle ASL, o che la ditta che è stata contattata per il lavoro sia in grado di dimostrare l’aderenza dei prodotti alle norme.
Advertisement - PubblicitàLa modalità di applicazione delle vernici antimuffa è completamente identica a quella delle normali vernici e si possono usare sia il pennello che il rullo, a patto di creare uno strato coprente di vernice, senza lasciare aree scoperte, perché altrimenti c’è il rischio che la muffa possa attecchire e le ife allungarsi, vanificando completamente il lavoro.
Nell’ applicazione delle vernici antimuffa servono comunque alcuni accorgimenti di buon senso che aiutano ad ottimizzare l’effetto prima di cominciare a verniciare.
Per preparare il muro si deve utilizzare un prodotto antimuffa da distribuire sulla parete, che penetra in profondità ed è in grado di sanificare ed evitare che ci possano essere nuove fioriture provenienti da sotto la verniciatura.
Durante l’applicazione della vernice è opportuno proteggersi con mascherine e guanti e occhiali per evitare che la vernice possa giungere a contatto con la pelle e le mucose, perché può essere un po’ irritante e causare arrossamenti in base alla formulazione dei vari prodotti.
Advertisement - PubblicitàTrattandosi di vernici destinate ad essere applicate in strati spessi per essere sicuri della coprenza, la loro resa è un po’ inferiore rispetto alle vernici ordinarie, con 2,5 kg per 3,5 mq.
C’è da dire però che il trattamento antimuffa è sostanzialmente locale, cioè si usano solo dove serve, senza la necessità di estendere a tutta la parete la stesura.
Purtroppo non esiste una vera alternativa alle vernici antimuffa, specie se la fonte del problema è esterna al muro, ma il loro costo non è di molto superiore rispetto ai trattamenti ordinari.
Advertisement - PubblicitàSia le vernici antimuffa che quelle ordinarie seguono un disciplinare apposito per lo smaltimento, al fine di evitare danni ambientali dovuti alle loro componenti potenzialmente o fattualmente tossiche.
Le normative europee recepite in Italia consentono lo smaltimento delle vernici esauste e dei residui solo in strutture che siano certificate per la loro raccolta, lo stoccaggio ed eventualmente il trattamento in situ.
Le indicazioni complete sono riportate in forma estesa nel documento dove si riportano tutte le indicazioni necessarie, relative sia allo smaltimento che al trasporto.
In realtà la seconda indicazione è da ritenersi indispensabile per le attività professionali, mentre per i privati, che traslano solo piccole quantità di residuale, è sufficiente portare le vernici esauste presso i centri raccolta multimateriale del proprio comune e specificare all’operatore il tipo di materiale da smaltire, che sarà prontamente messo in posa nella struttura preposta in attesa del successivo trattamento in un impianto apposito.
In ogni caso non si devono mai conferire i residui di vernice e persino i barattoli che la contenevano insieme ai rifiuti urbani leggeri o a quelli residui, perché il rischio di contaminazione ambientale è sicuro e si può incappare anche in sanzioni amministrative pesanti, laddove non siano rinvenute cause per provvedimenti penali, in caso di grave inquinamento ambientale.laddove non siano rinvenute cause per provvedimenti penali, in caso di grave inquinamento ambientale.
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