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Domotica: le funzionalità e i costi di un impianto

Domotica: le funzionalità e i costi di un impiantoDomotica: le funzionalità e i costi di un impianto

Ti piacerebbe poter abitare in una casa che risponde ai tuoi comandi o che meglio ancora previene in maniera autonoma le tue eventuali necessità? Tutto questo è possibile grazie alla domotica.

Esattamente cos’è e cosa ci si può fare con la domotica?

La domotica, chiamata anche home automation, è una particolare scienza che studia come automatizzare e rendere efficiente un’abitazione, con lo scopo di aumentarne il comfort e la vivibilità.

La domotica non è una scienza che si occupa dello studio di una sola componente, ma bensì interdisciplinare, cioè atta al coordinamento di vari sistemi, come quello elettrico, del gas, dell’acqua, dell’intrattenimento multimediale o della sicurezza domestica, includendo nel suo sviluppo discipline quali l’ingegneria, l’elettronica, l’architettura, l’informatica e molte altre ancora.

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Le finalità della domotica

Come già anticipato, la finalità ultima della domotica è quella di aumentare la comodità, il comfort e la vivibilità di un’abitazione.
Ma come si potrà ottenere tutto ciò e di cosa si occuperà esattamente la domotica?

  • aumentare la sicurezza e l’efficienza degli spazi domestici.
  • ridurre i costi energetici e di gestione.
  • rinnovare i vecchi impianti, ammodernando, dove ve ne fosse bisogno, anche i locali che li ospitano.
  • rendere user-friendly (facilmente fruibili) le tecnologie applicate (totalmente inutile riempire di tecnologia un’abitazione se poi diventa troppo difficile utilizzarla).

La domotica, vogliamo ricordare però, non si occuperà solo di automazione, ma anche di progettare sistemi atti a gestire e controllare qualsiasi dispositivo automatico.

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I livelli di automazione della domotica

In base alla complessità degli elementi opportunamente progettati e installati, la domotica può essere classificata secondo tre stadi.

  • Livello 1: a questa categoria appartengono tutti quegli impianti singoli e di piccole dimensioni, come ad esempio sensori, telecomandi, segreterie telefoniche, citofoni e molti altri. L’utente in questo caso, probabilmente sarà in grado di installare tali dispositivi in maniera del tutto autonoma.
  • Livello 2: in questa categoria rientrano invece gli impianti di piccole dimensioni, dove i dispositivi sono collegati tra di loro, gestiti e sincronizzati da un’unità centrale parzialmente intelligente, cioè che risponderà a impostazioni pre-impostate dall’utente. Basti pensare all’apertura di porte o serrande e relativa chiusura a determinati orari. Il cervello centrale, opportunamente istruito, sarà in grado di controllare uno o più impianti in sincrono.
  • Livello 3corrisponde al massimo grado di complessità, e rientrano in questa categoria super-tecnologica tutti quegli impianti come quello del riscaldamento, dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua o di sicurezza. In base al tipo di interfaccia presente tra gli impianti e l’utente, quest’ultimo potrà controllare il tutto con un computer, uno smartphone o tablet con applicazioni appositamente progettate, un telecomando, una tastiera o altri dispositivi creati ad hoc per il sistema, che sarà in grado di auto-apprendere le informazioni che lo porteranno ad essere totalmente, o quasi, autonomo.
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La sicurezza nella domotica

Inutile quasi enunciare i vantaggi che una scienza completa come la domotica può offrire in termini di vivibilità domestica. Uno dei campi di applicazione a cui più rendere merito a questa scienza, è quello della sicurezza, sia per l’abitazione stessa che per proteggere chi ci vive, da agenti interni o esterni.

Se opportunamente installato e configurato, ad esempio un impianto di videosorveglianza potrà avere un’efficacia esponenzialmente aumentata. Basti pensare alla possibilità che tale impianto ha, in nostra assenza, di avvisarci di un possibile intruso in casa, tramite l’invio di un SMS, piuttosto che di un alert e-mail, o magari di far partire una chiamata all’istituto di sorveglianza con il quale avremo preventivamente stipulato un contratto.

Oppure si potrebbe pensare a rendere sicura e fruibile l’abitazione per un disabile, dando lui la possibilità, con pochi o nulli spostamenti, di avere ciò di cui ha bisogno. Altri campi di applicazione in tema di sicurezza potrebbero riguardare ad esempio le persone anziane, che con un opportuno sistema che potrà rilevare le funzioni vitali, farà partire una chiamata ai soccorsi in caso di malessere.
Sarà inoltre possibile gestire ad esempio in massima sicurezza l’impianto del gas e dell’acqua, interrompendo l’erogazione nel caso in cui il sistema dovesse rilevare fumo, fughe di gas o allagamenti (ed in questo caso è praticamente inutile far notare quali vantaggi possano portare questi sistemi di sicurezza, preservando l’incolumità delle persone all’interno dell’abitazione e l’integrità dell’edificio stesso).

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Ottimizzazione dei consumi

Un altro particolare compito che si potrebbe assegnare ad un impianto di domotica, è ad esempio quello della gestione della rete elettrica. Nel momento in cui tutti gli elettrodomestici ad alto consumo sono in rete, il cervello centrale sarà in grado di rilevarne i consumi istantanei, e nel caso in cui si stesse raggiungendo il massimo assorbimento previsto dal nostro contratto di fornitura dell’energia elettrica, spegnere uno o più apparecchi ai fini di non far scattare il contatore.

Un ulteriore esempio di ottimizzazione dei consumi lo si potrà trovare nella capacità dell’impianto di domotica di gestire intelligentemente l’illuminazione, mantenendola attiva quando qualcuno è presente in casa, e disattivandola nel momento in cui la casa dovesse risultare vuota.

La domotica non si ferma solamente alle quattro mura domestiche, ma può arrivare ad esempio nel giardino, gestendo in maniera oculata, tramite appositi sensori, l’impianto di irrigazione automatica: che senso avrebbe innaffiare il prato se la giornata è piovosa? Ovviamente nessuno, ed ecco perché un sistema di domotica non lo farebbe mai, ottimizzando quindi quelli che sono i costi per l’acqua.

Come non parlare poi, soprattutto nelle abitazioni di grandi dimensioni, dell’ottimizzazione degli impianti di riscaldamento? Si sa bene che la voce “riscaldamento” incide e non di poco sul budget famigliare, a volte con degli sprechi notevoli, dati da una finestra lasciata aperta, una stanza riscaldata dove magari non entra mai nessuno, temperatura uguale per tutta la casa quando in una stanza la persona presente si “accontenta” di un minore caldo…tutti sprechi che un sistema intelligente di domotica può arginare, regolando appunto il riscaldamento in funzione di tutte queste, ed altre, variabili. Stesso medesimo discorso del riscaldamento lo si potrà fare, ovviamente, per il sistema di condizionamento della casa.

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La domotica multimediale

Un settore dove la domotica sta facendo passi da gigante all’interno dell’abitazione, è quello della multimedialità e dell’intrattenimento casalingo. Tv, radio, consolle di videogames, home theatre, impianti audio, personal computer, tutti sotto lo stesso tetto di un unico controller che potrà gestire il tutto in base a mille parametri impostati, magari con uno smartphone o un tablet con applicazioni appositamente progettate e realizzate, sia su piattaforma Android che iOS.

Ad esempio, un sistema di domotica multimediale potrebbe far partire l’ascolto della nostra musica preferita nel momento in cui entriamo in casa (oppure, per tornare all’ambito sicurezza, far partire musica a tutto volume nel caso qualcuno si intrufolasse in casa con cattive intenzioni!), spegnerla quando usciamo dall’abitazione, abbassarne il volume nel momento in cui qualcuno dovesse suonare al campanello o stessimo ricevendo una telefonata, oppure riprodurre un tipo di musica differente in ogni stanza in base all’occupante presente ed ai suoi gusti musicali, il tutto fatto senza dover pensare a niente (nel caso sia questo che si voglia, ovviamente).

Un altro esempio di domotica multimediale, anche questo sempre più in voga, è quello di sincronizzare smartphone, tablet, pc e tv facendoli accedere ad un unico server, dove poter attingere (e condividere) file di qualsiasi tipo e natura. Un utilizzo pratico di quest’ultima parte, ad esempio, lo si potrà trovare quando si starà guardando un film, e ci si dovesse trovare nella condizione di cambiare stanza: si potrà proseguire la visione in qualsiasi punto della casa dove è presente una tv smart, perché il sistema avrà rilevato l’attimo in cui avremo interrotto la visione del film, per farla riprendere poi sull’apparecchio desiderato.

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Gli svantaggi della domotica

Seppur la lista dei vantaggi sia pressoché infinita e difficilmente compilabile nella sua interezza, la domotica ha anche qualche piccolo svantaggio, che però è bene dire, verranno “schiacciati” appunto dai primi.
Il maggiore di questi svantaggi è dato dal costo di installazione degli impianti: ovviamente dare una vita autonoma all’abitazione prevede un costo, non sempre tra l’altro alla portata di tutte le tasche. Tale costo è dato da due fattori, e cioè quello delle componenti che andrà a sommarsi a quello dell’installazione degli stessi, tra l’altro più oneroso.

Se volessimo fare un esempio (assolutamente passibile di notevoli sbalzi dati dal grado di automazione desiderato), una casa di circa 70 mq resa domotica potrà far affrontare una spesa di circa 7000 €, di cui solamente 2000 € dati dalla componentistica (sensori, attuatori, centralina di gestione intelligente) e 5000 € dati dall’installazione degli stessi, dalla loro configurazione e dall’ammodernamento dei locali e degli impianti dell’abitazione.

Come già accennato l’esempio dei costi può variare notevolmente sia in funzione del livello tecnologico installato, che del professionista scelto per eseguire i lavori.
Sarà bene però fare una precisazione: tutti i costi su citati, seppur come già detto non siano sempre alla portata di chiunque, non devono essere interpretati come costi vivi, ma presi per quello che sono, cioè un investimento, dal momento che una casa intelligente, acquisterà moltissimo di valore, facendoci rientrare ampiamente dalla spesa in caso di vendita della stessa.

Un secondo svantaggio della domotica è dato proprio da quest’ultimo fattore del professionista scelto per i lavori. Essendo una scienza che come ampiamente detto ricopre parecchi settori, difficilmente una sola persona potrà occuparsi di tutto, obbligando di fatto la scelta verso un’azienda. Ma anche in questo caso non sarà sempre semplice capire a chi rivolgersi perché la domotica è in continua evoluzione ed è un territorio ancora “inesplorato” per molti.

La situazione però, è bene precisare che sta migliorando, perché il mercato ha già deciso la direzione, e mano a mano i professionisti di settore si stanno adeguando per non perdere “il treno”.
Stanno difatti nascendo dei corsi specifici che possano dare una preparazione completa su tutti (o su quanti più possibile) i fattori descritti. In molti casi alla fine del corso verrà rilasciato un vero e proprio attestato (se il corso sarà stato seguito presso un ente autorizzato) che certificherà tutto in maniera ufficiale, dando tra l’altro la possibilità di poter organizzare le ore di studio in base alle proprie esigenze lavorative.



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TAGS: automazione, casa, domotica, impianti domotici

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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