Nell’ultimo periodo, abbiamo visto come il problema del riscaldamento globale stia diventando un’emergenza che interessa e coinvolge tutti. L’ambito edilizio si è rivelato col tempo uno dei più pericolosi e nocivi per l’atmosfera, come ha riportato il Global Status Report 2017. È emerso infatti che l’11% delle totali emissioni globali sono provocate dai processi di costruzione degli edifici, e dai materiali che vengono utilizzati.
Non c’è dubbio quindi sul fatto che sia necessario trovare delle soluzioni più eco-sostenibili. Una delle proposte più interessanti giunta negli ultimi anni è quella dell’Augmented Wood, un materiale che potrebbe cambiare per sempre il mondo delle costruzioni. Vediamo di cosa si tratta.
Advertisement - PubblicitàTutto è iniziato nel 2016, anno in cui il biologo e architetto francese Timothée Boitouzet ha fondato la Wodoo Augmented Wood a Parigi. Da qui nasce la proposta di dare una nuova vita ai processi costruttivi, grazie alla rivisitazione di un materiale che conosciamo bene, e che ormai viene anche considerato datato: il legno. Boitouzet oggi è fermamente convinto che il “Legno Potenziato” possa essere una risorsa futura che potrebbe cambiare per sempre il campo dell’edilizia.
Il biologo inizia ad analizzare le strutture in legno durante i suoi studi in Giappone, giungendo infine ad una rivelazione straordinaria. L’uomo scopre che apportando delle modifiche alla composizione interna del legno, è possibile creare un materiale Smart da utilizzare nelle costruzioni, eco-sostenibile, rinnovabile e naturale.
L’architetto ha inventato così l’Augmented Wood, o Legno Potenziato. Ma in che cosa consiste questo nuovo materiale? In pratica, il biologo ha scoperto che: se dal legno si estrae la sostanza che compone le sue cellule, ovvero la lignina, e la si sostituisce con un’altra specifica tipologia di polimero, ciò che nasce è un materiale nuovo di zecca.
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Advertisement - PubblicitàIl Legno Potenziato si è rivelato essere infatti una risorsa in grado di resistere molto più facilmente alle intemperie climatiche e al fuoco, ed è da 3 a 5 volte più forte e robusto del legno normale. Ma l’aspetto più innovativo riguarda il fatto che se si abbinano le proprietà ottiche del nuovo polimero con quelle del legno stesso, la luce non riflette. Bensì, riesce a passare attraverso il materiale, dando vita ad una vasta gamma di nuove possibilità da poter testare nelle mondo delle costruzioni.
L’obbiettivo di Boitouzet è quello di trasformare completamente l’industria edilizia di oggi, con una più eco-sostenibile e rinnovabile, al fine di ridurre sempre più la quantità di carbonio dispersa nell’ambiente. Per adesso, questa risorsa viene già utilizzata dalle case automobilistiche, in cui si lavora per realizzare dei “cruscotti touch” intelligenti.
Boitouzet crede però che, tra qualche anno, questo nuovo incredibile materiale diventerà una risorsa indispensabile anche per le costruzioni. E viste le premesse, c’è la possibilità che questo accada molto presto.
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