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Appalti telematici: cosa sono e come funzionano

Gli appalti telematici non sono altro che contratti di lavori, servizi, forniture gestiti interamente per mezzo di strumenti digitali. Vediamo come funzionano gli appalti telematici.

Appalti telematici: cosa sono e come funzionanoAppalti telematici: cosa sono e come funzionano
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Gli appalti telematici non sono altro che contratti di lavori, servizi, forniture gestiti interamente per mezzo di strumenti digitali.

Tale procedura viene utilizzata prevalentemente con le gare pubbliche, e quindi con i bandi di gara promossi dalla Pubblica Amministrazione. Il più grande operatore pubblico italiano in merito agli appalti telematici è la Consip SPA, società per azioni appartenente al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Questo tipo di contratto tuttavia, è sempre più utilizzato anche negli appalti tra privati, e in quel caso si risponde alle disposizioni dell’e-sourcing e del commercio elettronico.

Vediamo cosa sono gli appalti telematici e come funzionano.

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Appalti telematici: di cosa si tratta?

La gestione degli appalti telematici è regolamentata dal Codice dei Contratti Pubblici (DL n. 50 del 18 aprile 2016) al Titolo III, Capo I, Sezione II, recante “Tecniche e strumenti per gli appalti elettronici e aggregati”.

Ciò che differenzia questo tipo di appalti da quello svolti con modalità tradizionali, è l’utilizzo di piattaforme digitali, con identificazione tramite strumenti come la firma digitale e la PEC.

Senza dubbio questo tipo di gestione consente una lavorazione delle pratiche più semplice e veloce. Anche solo per il fatto che non rende più necessario l’invio della documentazione e delle offerte in modalità cartacea. Evitando anche le lunghe attese che tale procedura comporta.

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Come funzionano?

Gli appalti gestiti in modalità elettronica hanno tutte le caratteristiche per prendere, un giorno, il posto dei contratti tradizionali, sostituendoli completamente. Infatti, seppure si potrebbe pensare che la loro applicazione sia meno sicura, in realtà non è così.

Tutte le procedure digitali si svolgono tramite l’utilizzo di “software di inviolabilità e segretezza dell’offerta telematica”, depositati presso gli organismi nazionali e internazionali.

I dati presenti all’interno dei software sono protetti dalla tutela giuridica della SIAE. E la sicurezza di gestione è garantita dalla norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017.

Il Codice dei Contratti Pubblici stabilisce che per l’affidamento degli appalti telematici si faccia uso di un sistema digitale automatico. Tale sistema attribuisce ad ogni partecipante un UserID ed una password come codici personali identificativi, oltre ad altri eventuali codici necessari per garantire la sicurezza delle procedure.

Nel momento in cui un offerente invia la sua proposta, la stazione appaltante deve inviare una notifica dell’avvenuto ricevimento dell’offerta. Dopodiché, sarà il sistema digitale a sviluppare una graduatoria automatica secondo i requisiti impostati.



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TAGS: appalti, bandi gara, bando, Codice Contratti Pubblici, firma digitale, Gare, pec, pubblica amministrazione, pubbliche, telematici

Autore: Redazione Online

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